Sapete che io amo le patatine fritte?? Vabbè...chi non le ama?!
Si ok, ma io proprio visceralmente, non mi stancherei mai di mangiarle.. le vorrei tutti i giorni e ad ogni ora, con tanto ketchup per essere la persona piu felice.
Però non si può...purtroppo.
Inoltre non mi piace friggere, la mia è una piccola casa di studenti che condivido con altri colleghi, e la puzza di fritto che si propaga nelle stanze non è la cosa migliore del mondo, perciò io quando ne ho voglia ripiego o su quelle surgelate da cuocere in forno.. (che però non sono la stessa cosa) oppure le faccio io, sempre al forno ma in modo tale che vengano simili alle originali. È una tecnica che ho scoperto visitando il blog di Elena ed è semplicissima.
Ciò che occorre sono delle patate e dell'olio, e una teglia da forno antiaderente.
Sbucciate e tagliate le patate come meglio le preferite. Io a rondelle sottili perchè le amo molto di piu, ma ho provato anche a farle a bastoncini. La cosa importante è la dimensione. Cercate di fare un taglio uniforme e non troppo grande.
Dopo averle tagliate mettete le patate in una ciotola con acqua fredda, lasciatele per qualche minuto e risciacquate fin quando l'acqua non sará chiara. In questo modo le patate perderanno l'amido e ciò permetterá loro di rimanere ben staccate l'un l'altra e poi di rimanere croccanti.
(In questo caso molta differenza fa la scelta delle patate. Qua in Toscana devo dire che non sono messi molto bene.. le patate sono abbastanza dolci e molto piu acquose, ma probabilmente la colpa è mia che sono cresciuta con le patate della Sila, che a mio avviso dovrebbero essere considerate patrimonio dell'unesco. Ma questa è un'altra storia.)
Dicevamo.. dopo aver messo a bagno le patate asciugatele su un panno o sullo scottex.
Prendete la teglia, mettete un goccino d'olio d'oliva in una tazzina e con un pellello spennellate leggermente il fondo della teglia. A questo punto disporre le patate ben allineate e non sovrapposte, spennellate con un altro velo invisibile di olio e mettetele in forno a 200º fin quando non saranno diventate ben dorate e croccanti.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere stato qua, mi farebbe molto piacere che tu lasciassi un segno del tuo passaggio, se ti va.