mercoledì 21 settembre 2016

Le Crepes - ricetta collaudatissima



Ah quanto amo le crepes!
Sono probabilmente la cosa più versatile da preparare, si prestano meravigliosamente sia per il salato che per il dolce e si potrebbe tranquillamente fare un'intera cena usandole come base di ogni portata, a partire dagli antipasti finendo ai dolci.
L'ulteriore motivo che giustifica la mia smodata passione per le crepes è che sono velocissime da fare.
Sono il tipico piatto cuscinetto di quando ti prende il panico e non sai cosa fare, nonchè la tipica cosa scaccia-voglie, quando magari alle 23 ti viene un'immensa voglia di dolci con nutella o quando alle 17 ti va di fare merenda ed in casa hai solo un pò di formaggio e due pomodorini.

Tuttavia mi rendo sempre di più conto del fatto che le crepes, da molti considerate semplicissime da fare, non sono un piatto così banale.
Le ho assaggiate in tutti i modi e in ogni dove, anche in importanti ristoranti, e purtroppo spesso non hanno incontrato il mio gradimento.
C'è una linea di confine, nemmeno troppo sottile, che divide le crespelle dalle frittate, però mio malgrado spesso ho dovuto ingurgitare mappazzoni più simili alle omelette che non alle crepes, sia per il loro spessore (a mio avviso le crepes dovrebbero essere moooolto sottili, soprattutto perchè spesso vanno ripiegate su se stesse, quindi se preparate delle bestie di un centimetro di spessore si fa veramente fatica a masticarle) che per il loro sapore (le crepes sono neutre amici, fatte apposta per fargli assumere il sapore dei condimenti, se il sapore di uova o di farina prevale, capite bene che è meglio cestinarle per direttissima ed evitare di fare una pessima figura coi vostri commensali).

Detto ciò, come sempre del resto in cucina, è questione di gusti e quasi sicuramente a molti le mie crepes molto sottili e scioglievoli in bocca non piacerebbero, e va bene così.

Non nego che tante volte mi sono affidata alle dosi che trovavo in rete.
Qualche volta ho seguito le dosi che lo chef Simone Rugiati ha più volte dato nei suoi programmi di cucina, altre volte invece dosi prese random e niente.. alcune sono state un flop totale perchè non mi sono venute bene, altre non mi sono piaciute, così la stragrande maggioranza delle volte ho fatto di testa mia, ma sempre ad occhio.
E quando l'altro giorno mi è venuta voglia di una crepes con nutella ho pensato bene di dare finalmente un peso agli ingredienti assolvendo - finalmente - al mio compito di brava blogger.
Per cui, signore e signori, ecco a voi la mia personalissima ricetta per preparare le migliori crepes, secondo me.

 per circa 9 crepes fatte con un padellino da 15 cm di diametro:
  • uova 2
  • farina 100gr (4 cucchiaioni circa)
  • latte 250gr

In una ciotola aprite le uova iniziate a sbatterle con una forchetta o una frusta e aggiungete poco alla volta la farina - preferibilmente setacciata, se ne avete voglia -  vi si formerà così una pappetta dura.
Non fatevi prendere dal panico e resistete all'impulso di gettare il latte tutto d'un pezzo, per cui poco alla volta aggiungetene e mescolate bene in modo da sciogliere il maxi grumo di farina e uovo.
Pian pianino, aggiungendo il latte e mescolando bene vi ritroverete una pastella liquida e liscia e con un pò di pazienza (al massimo ci vorranno 5 minuti) i grumi non si formeranno.

La pastella ottenuta sarà, come detto su, molto liquida e immergendovi il dorso del cucchiaio vedrete che lo vela appena.



Lasciate riposare la pastella ottenuta per almeno una mezz'oretta per dare la possibilità agli ingredienti di conoscersi (cit. Rugiati).
E non stupitevi se dopo mezz'ora la pastella risulterà più spessa di come l'avevate lasciata, vuol dire che la farina ha assorbito del latte, quindi senza problemi aggiungetene ancora 2/3 cucchiai o più all'occorrenza e ricordatevi bene di mescolare la pastella perchè inevitabilmente la farina si sarà depositata sul fondo, fatto ciò siamo pronti per cuocere.

Prendete un pò di burro e fondetelo, fate scaldare il pentolino ANTIADERENTE (NB: più il pentolino è grande meno crepes verranno, e viceversa) munitevi di un pennello e spennellate il fondo del padellino col burro (questo secondo me è il miglior modo per avere la giusta quantità di burro/olio, ed evitare che la pastella galleggi nel grasso), prendete un pò di pastella e versatela nel padellino caldo ruotandolo per distribuirla bene, aspettate qualche minuto a fuoco non troppo forte e girate la crepes dall'altro lato, fatele assumere un bel colore dorato da entrambi i lati e mettetela a raffreddare su un piatto.
Continuate con dell'altro impasto, aspettate che cuocia e via, continuate così fino ad esaurimento della pastella, ricordandovi ogni 4/5 crepes di imburrare il padellino.

Ed eccovi la mia personalissima ricetta delle crepes, niente di eccezionale, ma ecco se voi doveste essere dei fissati come me penso che questa ricetta possa fare al caso vostro.



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martedì 30 agosto 2016

Pollo al curry con verdure

Capita a volta di vedere o di sentir parlare di piatti che non abbiamo mai mangiato, ma che ispirano tanta simpatia.
Soprattutto per chi è abituato a cucinare, capita sempre di immaginare il gusto dei vari piatti o dei vari ingredienti, anche i più strani, mischiati tra di loro.
Dite la verità, quante volte vi è capitato di pensare "chissà come potrebbero stare.." o "si, quel piatto dovrebbe essere delizioso".
Ad un certo punto diventa una sorta di malattia :D
A me è capitato con il pollo al curry.
Non l'avevo mai mangiato prima, ma l'ho visto nei vari programmi tv o nei giornali così tante volte che ho iniziato a fantasticare sul suo sapore, mi ha affascinato sin da subito come piatto perchè lo reputo molto sinuoso ed elegante per ii colori, la cremosità ed il sapore ovviamente.
Questi motivi mi hanno spinta a farlo.. mi sono documentata un bel pò in giro per il web, ed ho capito che una vera e propria ricetta non c'è.
Dipende dai gusti, come sempre in cucina.
Però un giorno ho trovato questa ricetta, mi piaceva la foto ed ho deciso, da quel giorno, che il pollo al curry per me sarebbe stato sempre così.



Per 3 persone:
  • 1 petto di pollo
  • 2 carote
  • 2 zucchine
  • 1 peperone 
  • 2 cipolle
  • 1/2 bicchiere di latte
  • 2 cucchiaini di curry o di patè al curry cannamela
  • farina
  • vino bianco
  • aglio, olio,sale, pepe, prezzemolo qb

    Per prima cosa procurarsi una padella molto capiente, una wok potrebbe andare benissimo.
    Lavate, pulite e tagliate le verdure e fatele di una dimensione simile per facilitarne la cottura.
    Tritare la cipolla e farla imbiondire nell'olio con uno spicchio d'aglio.
    Dopodichè aggiungere le verdure, farle appassire e dopo 10/15 minuti salare e togliere dal fuoco.

A questo punto tagliare il pollo a cubotti, infarinarli leggermente e rosolarli nella stessa padella nella quale avevamo cotto le verdure.
Non appena saranno dorati sfumare con il vino bianco, aspettare che l'alcool evapori e aggiungere i cucchiaini di curry.
(Ora, la quantità di curry e di latte sono indicativi.. è consigliabile assaggiare e aggiungerne eventualmente poco alla volta per non rischiare di rovinare il piatto.)
Mescolare bene e far impregnare il pollo di curry e solo dopo che avrete fatto questa operazione sarà possibile aggiungere il latte.
Abbassate il fuoco e girate delicatamente così da far creare la simpatica e giallognola cremina.
Aggiungere le verdure, salare e pepare e amalgamare il tutto bene.
Assaggiate tutto assieme per capire se sarà necessario ancora del curry oppure, se dovesse sentirsi troppo stemperate ancora con del latte.


Posso garantire io circa il successo di questo piatto.
Il top sarebbe avere del pane fresco e croccante da pucciare nell'intingolo.

Che dire di più; fin dalla prima volta questo piatto è stato un successo e da quella volta non l'ho più lasciato. E' senza dubbio il piatto che più di ogni altro mi ha salvato in molte occasioni perchè si prepara facilmente e perchè è sempre stato apprezzato da tutti, è un piatto che fa fare una gran bella figura ogni volta che lo si porta a tavola perchè colpisce in primis alla vista essendo un tripudio di colori, e poi per il sapore..

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mercoledì 6 luglio 2016

Crepes integrali alla crudaiola

Quando inizia a far caldo l'idea di accendere i fornelli mi fa immediatamente passare le fame, non so a voi, per cui per nutrirmi mangio frutta, insalata, pomodori, pomodori e pomodori.
Anche l'insalata di riso e la pasta alla crudaiola mi pacciono, ma non del tutto, per questo cerco sempre alternative valide.

Quando ho guardato una puntata di un programma di Benedetta Parodi ed ho visto queste crepes qui mi sono subito messa a farle e le ho adorate. Fresche, saporite e profumate, inoltre super versatili e belle da presentare.
Per la verità benedetta le chiude a pacchettino con un pò di porro, le completa con una spolverata di parmigiano e le mette in forno a gratinare.
Io mi sono proprio rifiutata in partenza di dare a queste povere crespelle una doppia cottura ed una botta di caldo aggratis, per cui per me queste sono diventate crepes alla crudaiola.


Per le crespelle: 
  • 2 uova 
  • 120 g di farina integrale 
  • 200/230 ml di latte 
  • olio 
  • sale
Per il ripieno:
  • pomodorini
  • caprino
  • basilico, olio sale e pepe

Ho mescolato la farina con le uova, poi ho aggiunto piano piano il latte, poi l'olio e il sale ed ho mescolato bene con una frusta fino ad ottenere una pastella morbida e senza grumi.
Per la consistenza io faccio la prova velo: prendo un cucchiaio lo immergo nella pastella e vedo quanta pastella vi rimane su, io generalmente voglio un velo non molto spesso per cui il cucchiaio deve diventare di un bianco moolto pallido. Se vi rendete conto che la pastella è troppo densa aggiungete altro latte, se invece è troppo liquida e non si rapprende in padella potrete aggiungere dell'altra farina setacciata e se si formeranno i grumi allora potrete filtrare tutto con un colino.

Ho scaldato una padella antiaderente e ho messo un goccio d'olio, asciugato l'eccedente e ho versato un mestolo di pastella (la quantità può variare in base alla dimensione del padellino), ho ruotato la padella in modo che il composto di distribuisse, ho aspettato un pò e poi ho giro la crepe. Ho ripetuto questa operazione fino a quando non ho terminato la pastella.

Ho lavorato il caprino con dell'olio del sale e dell'origano, ne ho spalmato un pò sulla crepes e ho aggiunto un trito di pomodorini, sale, olio e basilico. Ho chiuso la crespella e l'ho fermata con uno stuzzicadenti e ho bagnato con il sughetto dei pomodori.

Il ripieno può assolutamente variare, dentro può starci qualsiasi cosa, e mangiata a temperatura ambiente è veramente meravigliosa.


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martedì 14 giugno 2016

Pane arabo


500 gr di farina 0
300 ml di acqua;
10g di lievito di birra
10g di sale

Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida e aggiungere a pioggia la farina. A questo punto aggiungete il sale, io impasto con un mestolo di legno inizialmente, poi mi aiuto bagnandomi le mani e prendendo un lembo di pasta dall'esterno e l ripiego verso l'interno, continuo così con tutta la superficie, giro l'impasto sottosopra e lascio riposare. Ogni venti minuti ripeto le pieghe e le faccio per 4/5 volte fino a quando l'impasto non sarà ben liscio. 
Una volta finito metto l'impasto a lievitare fino al raddoppio.
Rovesciate l'impasto sulla  spianatoia infarinata con semola e, con le mani, allargatelo a rettangolo fino a raggiungere uno spessore di circa 1,5cm.

Con un tarocco dividete l'impasto in 6 pezzi, spolverateli bene e trasferiteli sulla teglia.  Copriteli con pellicola e fateli nuovamente lievitare per circa un'oretta.

Preriscaldate il forno a 250° statico con un piccolo pentolino d'acqua sul fondo per creare vapore, infornate per 5 minuti,
dopodiché abbassate la temperatura a 220° e terminate la cottura per altri 15 minuti. Togliete il pentolino d'acqua prima dello scadere dei 15 min,e gli ultimi due minuti lasciate il forno aperto in modo da far fuoriuscire il vapore.


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domenica 29 maggio 2016

Pane semplice con licoli

In una casa abitata da studenti universitari fare il pane non è proprio consuetudine, eppure la soddisfazione che provo quando sento diffondersi quell'odore tipico della farina tostata è veramente stupendo.

Non sempre mi vengon fuori pagnotte belle e che si mantengono buone per molto tempo, però col tempo affinerò la pratica. Per prima cosa mi affido a ricette infallibili come questa che vi posterò, ancora ricetta di Pat Pan di pane, ovviamente.. provate e vedrete la meraviglia ;)


300 gr di licoli non rinfrescato (Esubero) o stessa quantità di prefermento*,
500 gr di Farina bio tipo 0,
275 gr di acqua di rubinetto fredda,
1 cucchiaino di malto, zucchero o miele e
12-15 gr di sale.

Procedimento:
Sciogliere il lievito in acqua, sbattere un po facendo formare un po di schiuma.
Aggiungere malto o altro e a seguito la farina, impastare per 7 minuti ed aggiungere il sale, finire d'impastare (tott. 10 minuti circa, la farina 0 essendo debole non regge tempi più lunghi di lavorazione). 
Fare riposare l'impasto fare delle pieghe a tre o Stretch & Fold a distanza di un'ora. Dare la forma a pagnotta e mettere a lievitare in un cestino ben infarinato. Dall'impasto ci vogliono circa 5 ore o poco più prima d'infornare.

Cottura:
Cottura in salita a forno umido. Infornare a 160°C con forno in salita a 240°C, con all'interno un pentolino con poca acqua. Quando inizia a colorarsi la crosta calare a 180°C fino a fine cottura (1 ora) , per gli ultimi 10 minuti creare uno sfiato socchiudendo il portello del forno (usate a bloccarlo un cucchiaio di legno).
Lasciare raffreddare su una gratella prima di tagliare.


La ricetta originale la trovate qui



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martedì 24 maggio 2016

Cous Cous terra e mare - estivo, saporito e profumato


Ma buon pomeriggio ^_^ come al solito latito, come al solito studio e come al solito cucinare è tra le pochissimissime cose che mi riconciliano con il mondo. Mi si chiude il cervello - finalmente -  e via, mi sfogo, mi libero, creo, mi stanco e mi soddisfo. Mi basta poco a volte per stare meglio, mi basta un profumo, un sapore, un'idea che nasce e che deve per forza essere sviluppata.

La scorsa estate mi sono cimentata per la prima volta con il cous cous, non sono una grande fan, ma se cucinato bene e se condito a dovere mi piace molto.
Visto che ci stiamo avvicinando alla calda stagione vi lascio questa ricettina, semplice e buona ;)

Io ho fatto un cous cous terra e mare, con gamberi, seppioline, e vongole, e a dare cremosità un pesto di zucchine e basilico:
  • ho buttato in padella tutti i pesci, con aglio olio e un pò di vino bianco. Ho coperto ed ho aspettato che la vongole si aprissero, nel frattempo anche i gamberi e le seppioline tagliate sottili sono arrivate a cottura.
  • ho messo da parte il pesce ed ho tenuto l'acqua, l'ho filtrata e l'ho messa in un boccale graduato. Per far rinvenire il cous cous bisogna prenderne un tot di grammi e bagnarlo con la stessa quantità di liquido, io ho usato l'acqua del pesce + dell'acqua calda in aggiunta.
    Es: 250gr cous cous --> 100g di acqua delle vongole + 150 di acqua calda.
  • in una ciotola ho versato il cous cous e l'acqua, un goccio di olio e del sale e ho lasciato qualche minuto a rinvenire.
  • nel frattempo ho preparato il pesto: ho lavato e tagliato delle zucchine, le ho fatte rosolare in padella con aglio e olio e sale, una volta cotte le ho frullate nel mixer con basilico, mandorle e menta.
  • una volta rinvenuto il cous cous l'ho sgranato bene, ho aggiunto il pesto di zucchine e i pesci (ho sgusciato tutte le vongole per comodità), ho mescolato, ho aggiunto un filo d'olio ed ho servito con delle mandorle tagliuzzate e tostate in padella.


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sabato 13 febbraio 2016

Gnocchi con prugne e guanciale

Fino a qualche tempo fa detestavo l'agrodolce e non sapevo che sapore avessero uvetta, prugne secche e cose simili.
Poi è arrivata mia cognata dalla Francia a farmi assaggiare le pugne bardate di pancetta e passate al forno per farmi innamorare del connubio, e poi a distanza di qualche settimana in una spaghetteria di Pisa "Ir Tegame" ho mangiato gli gnocchi con prugne e guanciale per la consacrazione definitiva di questo mix di ingredienti.

Non so se avete mai provato la sensazione di estasi mangiando un piatto. Quando un boccone riesce ad attivare tutte le papille gustative, riesce a soddisfare al 100% il palato perchè dolce, salato e "grasso" allo stesso tempo beh non puoi non voler finire tutto il piatto e voler replicare quella ricetta mille volte.

Sempre in un ristorante a Pisa poi ho mangiato delle tagliatelle con uvetta, pancetta, rucola e pecorino... paradisiache anche quelle quindi l'abbinamento prugne/uvetta e pancetta/guanciale è diventato di diritto tra i miei preferiti di sempre.



Ingredienti per 3:

  • 300 g di gnocchi
  • 12 prugne secche
  • 200g di pancetta o guanciale
Preparate gli gnocchi seguendo questa ricetta e teneteli da parte. 
Tagliate la pancetta o il guanciale e fatela rosolare in una padella senza olio e a fuoco basso.
Deve sudare e buttare fuori tutto il grasso, poi alzate il fuoco e fate diventare leggermente croccante facendo attenzione a non bruciare mai l'olio. 
Tagliuzzate le prugne e aggiungetele al guanciale con un paio di cucchiai di acqua per creare la cremina giusta. Una volta che l'acqua è arrivata ad ebollizione tuffate gli gnocchi e non appena salgono a galla scolateli nel sugo. 
Fate andare tutto a fuoco vivo fino a far restringere il condimento e servite.

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domenica 7 febbraio 2016

La mia pasta preferita: spaghetti con pomodorini e basilico

Si, lo so che ormai tutti i miei post sono un continuo "scusate per la latitanza".
Si, lo so che non aggiorno il blog da mesi.
Si, lo so che ogni volta dico che sarò continua e non sparirò più, ma spero sappiate anche che l'università prosciuga più di quanto facciano i dissennatori in Harry Potter ed ho avuto talmente poco tempo che non mi andava di scrivere due cosette tanto per.

Il blog è una parte importante della mia vita e difficilmente scrivo solo ricette. 
In ogni post scrivo qualcosa di me e quando non lo faccio mi sembra talmente sterile che mi verrebbe voglia di cestinarlo immediatamente.
Ecco perchè a volte preferisco non scrivere piuttosto che scrivere qualche riga buttata lì per racimolare qualche visita..

Chiusa la parentesi e ritornando a me, finalmente la sessione invernale è finita e quindi torno a prendere possesso del mio computer, delle giornate che finalmente non saranno totalmente in funzione dello studio e spero, questa volta non faccio promesse, di non sparire, almeno per un pò.


Qual è il vostro piatto preferito?
Vi sembrerà strano, ma il mio, quello che mangerei ogni giorno e che mi fa sgarrare anche in termini di quantità è la cosa più semplice al mondo e sono gli spaghetti con i pomodorini e il basilico.

In questo piatto ci sono tutti gli ingredienti per portarmi in paradiso:
- gli spaghetti, possibilmente -ONI o vermicelli. Non sono una fan degli spaghettini che non riesco nemmeno a sentire sotto i denti, ma senza dubbio la pasta lunga -tutta- è la mia preferita. Ogni volta rischio di strozzarmi perchè dimentico sempre di masticare 4/5 volte prima di buttare giù, ma tra un piatto di spaghetti ed uno di mezze maniche ad esempio io non avrei dubbi.. Non so, ci prendo più gusto ad arrotolare e come detto su se generalmente mi concedo max 60/70g di pasta con gli spaghetti potrei superare di moooolto i 100g. Ma non diciamolo a nessuno.
- il basilico: è senza dubbio l'aroma che più adoro tra tutti. Lo metterei ovunque, anche nelle torte e non manca mai un sugo senza una manciata di basilico rigorosamente spezzettato a mano.
- i pomodoro. Il re dei condimenti. E' inutile, vince a mani basse. Questa pasta è fatta con i pomodorini datterini coltivati direttamente da mio padre. Sono delle caramelle in pratica. Dolcissimi e mangiati così.. anche a crudo. Ciò non toglie però che faccia questa pasta anche con i pomodori da insalata, sempre autoprodotti e sempre dolcissimi.

E' la pasta dell'estate, di quando torni dal mare alle 20 e non sai che cosa cucinare. E' la pasta che non scontenta mai nessuno e che ti fa fare la scarpetta in barba al galateo. Io la adoro ed è senza dubbio il mio piatto preferito.
PS: non fatela con la salsa. Questa è una pasta che io faccio SOLO in estate perchè non c'è paragone tra il pomodoro fresco e la passata. Anzi non sono una fan della passata di pomodoro. Cerco di usarla il meno possibile in inverno e se proprio devo uso quella che abbiamo fatto noi.
In inverno potete farla solo se avete i pomodori conservati nei barattoli, in calabria si usa tantissimo farli, anche più della salsa. Oppure fatelo con i pomodorini che avete congelato a fine estate, per il resto no. Aspettate i pomodori dolci e maturi ne varrà la pena.

Ingredienti:

  • pomodori o pomodorini freschi (dosi a piacere)
  • basilico
  • olio,sale,pepe qb
  • aglio
  • parmigiano
  • spaghetti, spaghettoni o vermicelli
Lavate bene i pomodori e tagliateli alla bell'e meglio, si disferanno da soli in cottura.
Sbucciate uno spicchio d'aglio e fatelo rosolare in una padella con l'olio, appena inizia a sfrigolare aggiungete il pomodoro.

NB: Io, come detto su, non tolgo mai la buccia ai pomodori per due motivi:  perchè i pomodori provengono dalla mia campagna e so come sono coltivati, e poi perchè di solito la pellicina è sottilissima e non da fastidio in bocca.
Se voi li doveste comprare o se invece la buccia è spessa o se vi dovesse dar fastidio allora spellateli: fate un'incisione ad X nella parte di sotto del pomodoro/ino e immergetelo in acqua bollente per qualche minuto. Quando la buccia inizierà a sollevarsi scolateli, immergeteli in una ciotola con acqua fredda e poi con le mani tirate via la buccia. Dopodichè tagliateli e procedete come da "ricetta".

Fate rosolare anche i pomodori, salate, pepate, aggiungete il basilico e "ammaccate" il tutto con una forchetta o un cucchiaione per ridurre i pomodori a crema. Coprite con il coperchio facendo attenzione che il sugo rimanga sempre umido e mai asciutto e dedicatevi alla pasta. 
Quando l'acqua della pasta bolle caliamo gli spaghetti e facciamoli cuocere fino a quando non saranno molto al dente.
Intanto i pomodori avranno rilasciato la loro acqua e noi dovremo mantenerla e mai farla asciugare troppo, infatti non appena la pasta avrà raggiunto il giusto grado di cottura la tuffiamo nel sugo molto "lasco", lasciamo che la pasta assorba tutto e arriva a cottura. 
(Mi dispiace che dalla foto non si veda bene per via della luce sparata, ma gli spaghetti erano rossicci perchè si erano impregnati di sugo)
Semmai servisse possiamo aggiungere un pò di acqua di cottura e lasciamo che l'amido della pasta crei la cremina perfetta. 
Aggiungiamo a fuoco spento una manciata di parmigiano, del basilico a crudo e serviamo.

Buona goduria.

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